Biodegradation tests
I test di degradazione sono un modo efficace per determinare se i contaminanti presenti nel proprio sito possono essere degradati biologicamente e quali sono le condizioni ottimali per ottenere le cinetiche di degradazione più rapide. I test possono essere condotti sia su suolo che acque di falda, in condizioni aerobiche o anossiche.
L’impostazione di tali test consente di monitorare la degradazione biologica dei composti di interesse nelle condizioni naturali presenti nel sito (Natural Attenuation – NA) e compararla con l’effetto di pratiche di stimolazione. È possibile misurare l’impatto che la biostimolazione (aggiunta di nutrienti) e la bioaugmentation (aggiunta di una coltura competente) hanno sull’attività di degradazione biologica e quindi sull’efficienza dei processi di risanamento. Vengono prese in considerazione anche le possibili interazioni abiotiche e di ossidazione chimica, per distinguere i processi non biologici che potrebbero verificarsi durante i test.
Si possono aggiungere nutrienti come azoto, fosforo e potassio come stimolanti, nonché accettori/donatori di elettroni come ossigeno, zuccheri e acidi organici, a seconda dei contaminanti da degradare. Per la bioaugmentation si può utilizzare una coltura autoctona, che DND Biotech può formulare partendo da un campione proveniente dal sito di interesse. È possibile testare anche inoculi biologicamente attivi, come effluenti o fanghi di impianti di trattamento delle acque reflue, suolo o colture disponibili in commercio, in base alle esigenze del caso specifico.
Il progresso della biodegradazione può essere seguito mediante analisi respirometriche, misurazioni del COD e dei nutrienti, quantificazione dei contaminanti di interesse, durante tutta la durata del test. È possibile anche applicare tecniche molecolari per monitorare i cambiamenti nella popolazione microbica lungo il processo di degradazione, mediante un approccio mirato (qPCR) o un più ampio screening della comunità microbica (metagenomica). Queste tecniche possono anche essere utilizzate in seguito come strumenti di monitoraggio per valutare l’attività di biodegradazione nella bonifica in campo.
Il risultato dei test di degradazione è una chiara descrizione del potenziale di degradazione biologica per i contaminanti di interesse in diverse condizioni di processo. I risultati possono essere utilizzati per pianificare un trattamento di bonifica su scala reale, con la possibilità di passare prima a un sistema pilota come ROBONOVA® o a una tecnologia in situ come il bio-flushing.